lunedì 2 maggio 2011

"Grandpa" Al Lewis - HBOTM Aprile/Maggio 2011

APRILE - MAGGIO 2011: "GRANDPA" AL LEWIS
  
NONNO DRACULA COL PALLINO DELLA RIVOLUZIONE 

Come ogni attore che sia degno di tale nome, Al Lewis è sempre stato un gran bugiardo, o meglio, ha sempre dato notizie contraddittorie sulla sua vita fuori dal palcoscenico. Quello che sappiamo di lui è desunto dalle interviste che ha rilasciato negli anni e da cui si presume che sia nato col nome di Albert Meister tra il 1910 e il 1923 (?!!) nei dintorni di New York, tra Wolcott e Brooklyn (???!!!!), che abbia partecipato alla commissione di difesa di Sacco e Vanzetti nel 1927, che sia stato un attivista per la liberazione degli Scottsboro Boys all'inizio degli anni '30 e uno degli organizzatori del Food, Agricultural and Tobacco Workers Union in North Carolina negli stessi anni. Di sicuro Al Lewis è stato il più simpatico, strambo e delizioso Conte Dracula che la storia della televisione e del cinema ricordino. Universalmente famoso per aver dato vita al personaggio del Nonno (GRANDPA) nella serie tv The Munsters a fianco di Fred Gwinne e Yvonne De Carlo, Al Lewis è stato un personaggio in vita molto, molto interessante e sui generis: ristoratore nel Greenwich Village, attivista del Green Party di New York, speaker radiofonico di una trasmissione politica sul canale WBAI di New York, candidato governatore per la città nel 1998...un nonno che, una volta interrogato sui suoi orientamenti politici, ha dichiarato  ""If anything I consider myself an anarchist."
Al Lewis ha lasciato il vostro pianeta il 3 febbraio del 2006, le sue spoglie mortali sono state cremate e giacciono nella sua scatola di sigari preferita!

"Grandpa" Al Lewis
Albert Meister (o Alexander Meister) dovrebbe essere nato a Brooklyn il 30 aprile del 1923, da una famiglia ebrea di origini est europee, così almeno conferma il filgio Ted e una dichiarazione di nascita su una tessera per la Social Security Card. D'altra parte, sulla vita privata di Mr Al Lewis non c'è, praticamente, niente di certo. Spesso e volentieri ha dichiarato di essere nato nel 1910, qualcuno ha perfino messo in dubbio il luogo della sua nascita, spostandolo da Brooklyn a Wolcott, sempre nello stato di New York. Delle origini della sua famiglia, Al Lewis dice che provenisse da una zona tra la Polonia e la Russia e che sua madre, la più grande di sei sorelle, fu mandata negli Stati Uniti a far fortuna all'età di 16 anni. Una volta arrivata in america, senza conoscere una parola d'inglese, cominciò a lavorare in un centro per l'abbigliamento. Al dice che fosse una gran lavoratrice ed una donna poco incline alla sottomissione. Dopo pochi anni di duro lavoro, accumulò i soldi necessari per far emigrare in america anche le cinque sorelle e i genitori. Nonno Lewis ricorda di essere andato spesso con la madre a fare i picchetti per i diritti dei lavoratori a Brooklyn, da qui la sua attenzione alle lotte degli operai e alle questioni dei diritti civili, che, sempre secondo il suo racconto, lo avrebbe portato a far parte della commissione di difesa di Sacco e Vanzetti nel 1927 (ma se accettiamo la data di nascita 1923 la cosa è parecchio strana, invece se fosse nato nel 1910 potrebbe tornare).

Seguendo ancora il suo racconto, a tredici anni  il piccolo Albert-Alexander parte al seguito di un circo. Inizia come lava-gabbie (spalatore di escrementi per essser precisi!) per far carriera  e diventare prima clown, poi acrobata sul monociclo ed infine trapezista.

Nei panni dell'Officer Leo Schnauser in Car 54, 1961
Tra il 1930 e il 1940 (sì, lo so, i conti non tornano, ma volete contraddire il Nonno?!  Facciamo finta che sia nato nel 1910 per adesso!), tornato a Brooklyn, si occupata di organizzazioni di lavoratori (sindacalista?!), fa il cameriere e il talent scout di basket con un certo successo, data la sua esperienza di ex-giocatore ai tempi della Jefferson High School. Dice anche di aver ottenuto un dottorato di ricerca in Psicologia Infantile alla Columbia University nel 1941, ma purtroppo alla prestigiosa università newyorkese non ve ne è traccia alcuna. Pare che abbia insegnato per alcuni anni a scuola e che abbia scritto due libri per bambini. In altre interviste vanta di essersi arruolato nella marina mercantile prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e di aver soggiornato del tempo in Italia. Da altre fonti si apprende che abbia partecipato effettivamente come marinaio alla Seconda Guerra e che, addirittura, sia stato colpito da torpedini due volte!

Dopo aver tentato tutte queste strade, il caro Al decide di seguire il suggerimento che molti amici gli danno e intraprende la carriera di attore. Segue l'Actor's Workshop di Paul Mann a NYC, insieme a Sidney Poitier e Vic Morrow, dove sviluppa il suo talento comico. Comincia, dunque, a girare il paese con ogni tipo di spettacolo burlesque e vaudville, fino a tentare addirittura di essere scritturato a Broadway, dove ottiene ruoli per i drammi The night circus - chi meglio di lui?! -  del1958 e One more river del 1960 e per il musical Do-Re-Mi del 1962. Negli anni '50 non c'è uno show televisivo nei dintorni di New York al quale non partecipi. I primi riconoscimenti arrivano dagli sceneggiati TV, tra cui il melodramma poliziesco Pretty Boy Floyd del 1960, in cui interpreta il gangster Machine Gun Manny.
Fred "Herman" Gwinne
Nel 1961 entra a far parte della squadra della sit-com Car 54, where are you?, protagonista la coppia comica formata da Joe E. Ross e Fred Gwinne. Sarà proprio il compagno Fred Gwinne, incontrato sul set di Car 54 ad accompagnarlo, nel ruolo di suo genero Herman, nell'interpretazione che lo ha reso famoso in tutto il mondo, il Nonno - Grandpa della strampalata famiglia Munsters.

John Brown, dagherrotipo circa 1856
L'amicizia con Fred Gwinne è più volte ricordata da Lewis, anche in un'intervista radiofonica alla stazione WBAI di New York del 1997, (scaricabile dal sito Democracy NOW!) nella quale ricorda inoltre gli anni del maccartismo e i funerali di due delle vittime più illustri di quel periodo, Julius e Ethel Rosemberg. In quell'occasione Al partecipa alla scorta dell'attivista teorico del pan-africanesimo William E. B. De Bois, sociologo, storico antirazzista e studioso di John "Osawatomie" Brown, a sua volta attivista rivoluzionario e abolizionista, che il caro Grandpa non si perita a definire uno dei suoi  eroi di sempre. Nella stessa intervista racconta di John Gotti, Lucky Luciano e di Charles Manson, che è stato il babysitter dei suoi figli e di come lui fosse molto più "normale" della maggior parte dei freaks in giro in quegli anni!

Terminato il tour con il musical di Broadway Do-Re-Mi con Phil Silvers e Nancy Walker (Yetta, la cameriera di Invito a cena con delitto), viene convocato insieme a Gwinne per girare l'episodio pilota di una nuova serie TV della Universal: The Munsters


Nel 1964, molto probabilmente, Al non immaginava che il ruolo del petulante mago da strapazzo, meglio conosciuto in tutto il mondo come "Grandpa - il Nonno", della famiglia Munsters gli avrebbe dato notorietà planetaria. L'attore newyorkese accettò, comunque, di buon grado sia questa fama, sia il personaggio che d'ora in avanti sarà il suo perenne alter-ego, dichiarando di esser felice di distribuire sorrisi col volto di Grandpa, ma ogni volta che qualcuno lo elogiava come grande attore, dava sempre la stessa risposta: "In my humble opinion, and nothing about me is humble, Chaplin was the only genius who ever worked in Hollywood. No question about it. In fact, I got to meet him at John Garfield's house once." (A mio modesto parere, anche se non ho niente di modesto, Chaplin è stato l'unico vero genio che abbia mai lavorato ad Hollywood. Non si discute! Infatti, prima o poi, dovrò incontrarlo a casa di John Garfield.")
Lily's cloak wore by Yvonne De Carlo in 1964-66 serie - Universal Studios, Hollywood CA

D'altra parte è difficile non amare Grandpa, un nonnetto nato in Transilvania 378 anni orsono, molto poco dotato come mago-scienziato, ma infallibile come veggente - riesce sempre a prevedere lo squillo del telefono - premuroso papà di Lily (Yvonne De Carlo) e di altre due figlie (di Dracula), suocero dell'imbranatissimo gigante Herman Munster (Fred Gwinne) - costruito in germania a metà '800!! - instancabile, quanto arrugginito latin-lover - ha avuto 16 mogli! - idolo e complice del nipotino "wolfman" Eddie Munster (Butch Patrick) e della sfortunata "bruttina di famiglia" Marilyn Munster (Beverly Owen e Pat Priest)...il nonno che tutti avremmo voluto avere! 

Production miniature of Munsters' mansion - Universal Studios, Hollywood
La sit-com durerà soltanto due stagioni, per una settantina di episodi, dal 24 settembre 1964 al 12 maggio 1966, soppiantata dal successo di ascolti di Batman, il telefilm a colori, ma resterà per sempre un cult TV di ogni tempo. Gli episodi, originariamente trasmessi dalla CBS, non hanno praticamente mai smesso di andare in onda in ogni parte del mondo, ed ancora oggi gadgets e merchandise vario circolano con grande  gioia degli appasionati. Più di un gruppo punk-rock ha utilizzato i personaggi e le foto di scena per arricchire le copertine dei propri album (ricordo quella con Punk Rod Herman per una compilation della Lookout records) e la theme song, scritta dall'arrangiatore Jack Marshall, è diventata un vero e proprio anthem per le band surf di tutto il mondo (memorabile la cover fatta dai Man or Astro-man? nell'album Intravenous Television Continuum).
Munsters' Calendars and Atari7800 videogame featuring "Grandpa" from Dr. SINema's awful collection
Herman and Grandpa in the dungeon-lab...BEWARE!!
La coppia comica Gwinne-Lewis è la colonna portante su cui si reggono gran parte delle storie di questa serie televisiva. The Munsters è una doppia parodia, dei classici horror da una parte e delle sit-com sulle famiglie WASP dall'altra. I Munsters sono una famiglia di "squattrinati per bene" trapiantata nella sonnolenta provincia americana del boom economico. Immigrati dalla vecchia Europa - dalla Transylvania per l'esattezza, la cara vecchia patria - ogni giorno devono "sbattersi" tra le peripezie del vivere quotidiano medio-borghese, evitando la cafonaggine dei vicini e del resto delle persone che non sanno apprezzare i modi regali di questi eleganti abitanti del vecchio continente (!!). Il mondo è cambiato e dagli antichi fasti aristocratici anche i Dracula hanno dovuto adeguarsi a lavorare e faticare per arrivare in fondo al mese! Moltissime guest stars si avvicenderanno nelle puntate man mano che la serie acquisterà notorietà e seguito (The Standells, John Carradine, Dome DeLuise...).

Munsters' mansion today!! Desperate Housewives backlot - Universal Studios, Hollywood CA
Dopo l'esperienza di The Munsters, Al Lewis, ormai universalmente noto col nick Grandpa, continua a partecipare a numerosi show televisivi e compare in diversi film, tra cui i due lungometraggi a colori Munsters, go home! del 1965 e Munsters' revenge del 1981. Immediatamente dopo il divorzio dalla prima moglie Marge, da cui ha avuto tre figli, nel 1977, Lewis torna a New York e qui apre, nel 1987, un ristorante italiano nel Greenwich Village, Grandpa's Bella Gente al 252 di Bleecker St. (chi è pratico di NYC sa cosa significa questa strada!), e gratifica la sua passione per il basket tornando a fare il talent scout per noti team, finendo addirittura su Sport Illustrated e in molti programmi sportivi in TV (non ci credete?! Guardate qui). Nel 1984 si sposa per la seconda volta con l'attrice  Karen Ingenthron, con cui condivide esperienze professionali (California suite, 1979 WBAI Radio show co-produzione e conduzione dal 2003) e che rimmarrà sua compagna per il resto della vita.
Bella Gente's matchbox with a Grandpa caricature drawn by Fred Gwinne
Lewis on his WBAI radio program
Al Lewis in realtà è un intellettuale sotto mentite spoglie e un anarchico old school, e queste due nature trovano nella Grande Mela ragione di unirsi. Al comincia a interessarsi attivamente alla politica legandosi al Green Party di New York, contemporaneamente tiene  una rubrica politica radiofonica settimanale sull'emittente pacifista-antagonista WBAI. Pare che si sia meritato lo spazio in radio dopo che per anni aveva tempestato di telefonate l'emittente dopo ogni trasmissione per correggere, commentare o polemizzare su quello che era appena andato in onda. Amy Goodman, speaker di Democracy's Now su WBAI ricorda quelle telefonate e quanto siano state importanti per lei per la sua formazione. Al funerale tenutosi in una chiesa sulla Riverside drive, appena a nord della 120ma strada, chi c'era rammenta la sagoma sontuosa della Drag-u-la in bella mostra e tantissime persone che lo hanno ricordato, non tanto come attore, ma soprattuto come l'instancabile militante per le cause dell'antirazzismo, del pacifismo, per le sue lotte contro il capitalismo, l'avidità, l'ignoranza e le ingiuste leggi sulla droga in atto a NYC in quel periodo, come la vituperata legge Rockfeller, che portava in carcere centinaia di neri e latinos ingiustamente. A questi ragazzi Grandpa faceva spesso visita in carcere e teneva lezioni di politica e di diritti civili, beffando la security che credeva entrasse in carcere per sollevare l'umore dei condannati con il suo personaggio.

L to R Anthony Papa, Al "Grandpa Lewis", Judge Jerome Marks, Frank Serpico at City Hall Rally against the Rockefeller Drug Laws CALLING FOR REPEAL, 2000
(photo by courtesy of Anthony Papa - www.15yearstolife.com)
Nel 1998 corre, come candidato del Green Party, per la carica di governatore dello stato di New York  contro il repubblicano George Pataki (immediatamente soprannominato dal Nonno Potato-head Pataki!!). Per quell'elezione i vertici del Green Party avrebbero voluto presentarlo con il soprannome Grandpa, per sfruttare a fini elettorali la sua notorietà, ma un giudice vietò al Nonno di mettere il suo nick sulle schede elettorali per non creare un pericoloso precedente e dunque concedere a chiunque di presentarsi con i più folkloristici soprannomi (immaginatevi solo per un momento una lista elettorale con i soprannomi da elegantoni che portano alcuni rapper, forse tutti i torti questo giudice non li aveva?!). Nonostante questo inconveniente, la notorietà e la dedizione di Grandpa assicura al Green Party più di 50.000 preferenze, un risultato importantissimo che, per il complicatissimo sistema elettorale americano, nello stato di New York consente al partito il riconoscimento ufficiale e la partecipazione alle elezioni (una specie del vostro sbarramento al 4%, no 2%, no 10% ma al senato 8%...vabbè, ci siamo capiti!!).

Albert Meister si è spento il 3 febbraio del 2006 in ospedale, a 82 anni, per cause naturali, ma da tempo molto sofferente per le complicazioni di una operazione di angioplastica subita nel 2003. Ha passato gli ultimi anni della sua vita terrena nella sua casa di Roosvelt Island, lsola nell'East River tra Manhattan e il Queens,  insieme a sua moglie Karen. Lascia tre figli e quattro nipoti. Di lui, suo figlio Ted dice  “My father, was many things to many people. He was like a very large diamond with different facets that would sparkle differently for each person.” ("Mio padre è stato molte cose per molte persone. Come un enorme diamante con tante sfaccettature, ognuna con la sua brillantezza diversa per ciascuno").
DRAG-U-LA in front of the church the day of Al Lewis' memorial - NYC february 18th 2006
La cerimonia funebre è stata celebrata il 18 febbraio nella chiesa di Riverside e le ceneri sono state sepolte contenute nella sua scatola di sigari preferita. 

SOMETIMES GOOD GUYS DON'T WEAR WHITE!!!

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