domenica 29 maggio 2011

M...come Mad Love!

BENVENUTI MIEI CARI


QUANDO LA PACE HA LE MANI LEGATE...
E' IL MOMENTO DI AMPUTARLE!


Questa volta il sermone arriva un po' in ritardo. Me ne scuso, ma gli eventi hanno costretto il vostro orribile medico del male a fare le corse e solo adesso trovo il tempo per scrivere. 

Stephen Orlac (Colin Clive) with his wife actress Yvonne (Frances Drake)
Dunque, il vincitore del sondaggio di questa settimana è Mad Love - Amore folle, pellicola girata nel 1935 da Karl Freund e interpretata da Peter Lorre (chi volesse leggersi una sinossi, clicchi qui). Pensate che coincidenza?! Già, perchè Peter Lorre sarà l'HBOTM di giugno, sembrerebbe proprio una fortunata casualità, o, ad esser maliziosi (e noi lo siamo per genesi!) potrebbe sembrare una calcolata macchinazione. Siccome sono un grande fan della dietrologia e di tutte le teorie del complotto, vi dico subito che questa è una macchinazione bella e buona. A tal proposito, mi sa che devo spiegare di nuovo come funziona la scelta dell'argomento del sermone: ogni settimana vi propongo 8 titoli da votare nel sondaggio IL PIU' TEMUTO; il film che, alla chiusura del sondaggio il sabato notte, vincerà, sarà l'argomento del sermone della domenica. Se però, come a questo giro, soltanto 2 persone esprimono la loro preferenza, a me risulta abbastanza facile votare 2 volte lo stesso film e decidere autonomamente di che cosa parlare. Quindi, anche se non avete mai sentito parlare dei film in concorso, votate lo stesso quello che vi incuriosisce di più, così poi leggerete il sermone e magari avrete l'illuminazione e la dritta per l'incubo prescelto, e questa è democrazia!!

Hans Beckert - M by Fritz Lang, 1931
Detto questo andiamo veloci a sermoneggiare su questo capolavoro strisciante. Mad love è il primo film americano di Peter Lorre e l'ultimo da regista di Karl Freund. Il piccolo attore ungherese aveva esordito al cinema con l'interpretazione del maniaco omicida Hans Beckert in M - Eine Stadt sucht einen Mörder di Fritz Lang del 1931 e, costretto a fuggire dalla Germania nazista nel 1933 (ma quanto avrà fatto bene all'arte quel frustrato microcefalo con i capelli unti e i baffini alla Chaplin??!!) riparerà in Inghilterra dove incontra Alfred Hitchcock che lo farà lavorare nei film L'uomo che sapeva troppo (1934) e L'agente segreto (1936). Nel 1935 giunge ad Hollywood e qui trova immediatamente spazio per dare sfogo alla sua recitazione a forte impronta espressionista, appresa bene negli anni della sua formazione in Germania, nel genere horror che in quegli anni imperversava nella mecca del cinema. Il regista Karl Freund, anche lui di origine Austro-ungarica, è stato direttore della fotografia di maestri del calibro di Carl Theodor Dryer, Fritz Lang, Wilhelm F. Murnau e Tod Browning, ed ha diretto per la Universal nel 1931 Boris Karloff ne La mummia.


Karl Freund
La miscela è, come avrete ben capito, esplosiva, ed infatti il risultato di questa collaborazione è una bomba! La Metro-Goldwin-Meyer produce questo film a basso costo, tratto da un romanzo di fantascienza-horror alla Frankenstein di Maurice Renard, Le mani d'Orlac, già portato al cinema da Robert Wiene nel 1924, sulla scia dei grandi successi commerciali dei mitici horror Universal (di cui il signor Freund era stato ampiamente artefice), probabilmente anche intuendo il grande potenziale del giovane attore ungherese. E l'intuizione è del tutto centrata. Peter Lorre, infatti, con la sua interpretazione alienata, dona alla pellicola un tono morboso e strisciante difficilmente riscontrabile in altre pellicole del periodo (forse qualcosa del genere si era visto in The Black cat di Ulmer o in alcuni film del periodo muto di Tod Browning come The Unknown). All'atmosfera malata e disturbante della pellicola certamente contribuiscono anche le scenografie della clinica-abitazione del dottor Gogol-Lorre, decisamente ispirate (diciamo pure copiate pari-pari!) alle architetture sbilenche del cinema espressionista post-Caligari con un pizzico di spiralismo delle forme delle scale che ricordano alcune sequenze del castello di Dracula di Browning (fotografia di Karl Freund, guarda caso!).

Prof. Gogol -  Mad Love, MGM 1935
Al di là della banale schematicità simbolica della struttura scenografica  - i mondi della ragione e della follia nettamente distinti dalle architetture e dai decori, ordinario borghese il primo ed espressionista il secondo - e di alcune ingenuità di sceneggiatura - come il ricorso alla psicanalisi da rotocalco con cui il prof. Gogol tenta di giustificare la tensione omicida delle nuove mani ad Orlac - il film rimane un esempio importante nel campo di quel genere che, proprio in quegli anni, stava strisciando nel cinema hollywoodiano da botteghino, grazie ai tanti profughi tedeschi, ungheresi, austriaci che firmarono la maggior parte di queste pellicole. Tra Caligari e Freud, il nuovo horror psicologico riscontra in quegli anni un grande successo e genera film difficilmente riproducibili in altri contesti - si pensi ad esempio come lo stesso romanzo sia stato rifilmato, ma mai con questo risultato (Le mani dell'altro del 1960 con Mel Ferrer e Christopher Lee e l'Allied Artist Le mani dell'assassino del 1962).

Shaving Peter. Look at him... is becoming Gogol!
Come dicevo qualche riga sopra, il nazismo e le altre dittature, più o meno cialtrone, che in quegli anni "intrattenevano" l'Europa hanno dato un grande impulso agli artisti profughi negli USA, regalando al cinema hollywoodiano una tensione che difficilmente avrebbe raggiunto altrimenti. Guardando la faccia alienata e terribilmente ripugnante di Peter Lorre, non può non venire da pensare che uno sguardo simile si sia potuto costruire solo nella vecchia Europa sull'orlo della tragedia. Un misto di superomismo, nichilismo e psicosi che i cowboys americani nemmeno potevano sognarsi, ma che la lingua inglese ha un termine esatto per definirlo: morbid!
Ecco, Mad Love è un film morbid. Naturalmente la versione che circola doppiata in italiano è ridicola, quindi non è facile vederlo come si deve, anche perchè è una di quelle pellicole abbastanza mal distribuita in home video. Certo vale la pena di sbattersi un po' per trovarlo e goderselo. Un'ultima cosa da segnalare è che la colonna sonora è diretta da Dimitri Tiomkin, compositore di origine Ucraina, autore di piccolezze tipo Mezzogiorno di fuoco, Io confessoIl delitto perfetto, Il fiume rosso, Duello al sole... insomma, uno sprovveduto!!

Pochi anni dopo Peter Lorre interpreterà un altro film decisamente interessante e malato, donando di nuovo al personaggio quella ambiguità disturbante che solo lui sapeva dare: Lo sconosciuto del terzo piano, altro piccolo gioiello di cinema deviante e horror-psico, da vedere assolutamente!

Ma lasciate che vi saluti con un monologo che rimarrà per sempre nel mio cuore - malvagio naturalmente! - senza commento...godetevelo!


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