domenica 1 maggio 2011

Eraserhead+Branded to kill: killing me stylishly


Buongiorno miei cari,
che la pace si adatti alla vostra serenità, almeno un giorno all'anno!
IN HEAVEN EVERYTHING IS FINE

Rodchenko nel suo studio
con la tuta da lavoro da lui disegnata, circa 1923
Primo maggio! Altra data importante per il vostro pianeta…almeno per quella porzione che voi considerate per il tutto. 
Dunque, festa del lavoro…o dei lavoratori? No, perché la questione non è banale. Perché se fosse la festa del lavoro, dovreste esser tutti a festeggiare lavorando, ma se invece è la festa dei lavoratori allora dovreste esser tutti a far festa gozzovigliando. Eh già, ma per farvi gozzovigliare chi lavora?! Vabbè, quei privilegiati dei cuochi, camerieri, autisti, infermieri, medici di turno, badanti, ferrovieri, proiezionisti, maschere, non i commessi eh?!! Sennò il sindacato s'inalbera!!! Allora che cosa festeggiate? Ecco, lo so io cosa festeggiate: festeggiate la storica, gloriosa lotta per la conquista di consapevolezza e diritti di una classe lavoratrice, opposta ad una classe padronale/imprenditrice, ovvero di una classe salariata, che è sempre meno salariata e che si è dimenticata di essere classe due minuti e mezzo dopo il '77!!!…Insomma, mi sembra un po' il caso che, se il giorno della festa di chi con il lavoro porta avanti la baracca, nonostante la direzione dei lavori sia affidata alla peggior feccia, e nonostante, dopo Portella della Ginestra, ci si mettono anche i beati polacchi (Solidarnosc una beata seg…ma via, io sono alieno, non posso scaldarmi per queste vostre contraddizioni terricole!!) ad oscurare una categoria ormai più perseguitata dei piccioni nelle città, ecco, dicevo, mi sembra che bisognerebbe vi deste una bella svegliata e, invece di leccare troppi culi, di incoronare troppi sposi parassiti ma taaaanto carini ed eleganti, incominciaste a prenderli sonoramente a pedate quegli stessi culi!!!

Vabbè, se mi sono dimenticato qualcosa, ditemelo…detto ciò questa settimana sermone atipico. La democrazia vorrebbe Eraserhead, però io non ho votato…e allora lo faccio e faccio pareggiare La farfalla sul mirino…aaaahahahaha (a la Peter Cushing!) E dunque parlerò di Eraserfarfalla con una head sul mirino!
The radiator (with a lady inside!) - Eraserhead, 1977
Del film di David Lynch mi vorrei limitare a dire poche cose, ormai ne ha scritto anche Nanni Moretti credo (a proposito di sinistra e preti!!!!), anche perché parlare di Eraserhead è un po' come raccontare un pezzo di Sun Ra! Comunque, vi dico solo questo: per girarlo il buon David ci ha messo 4 anni e ha perso la sua prima moglie, che lo ha lasciato per disperazione!! Se non è passione e devozione per il mezzo questa?! Anche se vi fa venire la claustrofobia, l'angoscia e la nausea dopo 14 minuti, dovete vederlo almeno una volta, solo per rispetto al povero Lynch! Un terrestre che, secondo me, non la racconta proprio giusta…non vorrei sbagliarmi, ma mi sembra di averlo visto più di una volta in un bar di Urania…comunque, magari era uno che lo somiglia, ma parecchio!!

David Lynch himself fixing the lady before putting her in the radiator!
Senza dubbio invece devo complimentarmi con il buon,  o la buona seguace che ha votato per il film di Seijun Suzuki. Bravo/a! Ottima scelta (oppure hai votato solo perché era il primo della lista??!). Il caro Seijun è un succulento spunto per parlare un po' di new wave nel cinema. Allora, due parole sulla sua lunghissima vita. Un po' di seconda guerra mondiale, una carriera universitaria fallimentare e poi alcune esperienze poco esaltanti come aiuto regista. Poi la botta di fortuna con la rinascita della casa di produzione Nikkatsu che cerca giovani per ingraziarsi il nuovo pubblico di teenagers. Qui Suzuki dal 1954 lavora instancabilmente e dirige alcuni successi commerciali. Ma soprattutto riesce a liberare, con moderazione, ma incessante progressione, tutto il suo talento visionario. Mai aggettivo è stato usato con maggiore pregnanza!


Eraserhead frames burnt by Dr. SINema in person!!
I film di Suzuki del periodo Nikkatsu sono un crescendo di delirio visivo-estetico…fino a che, proprio con Koroshi no raduni - Branded to Kill - Una farfalla sul mirino (è agghiacciante il titolo italiano, lo so!!!!!) del 1967 si fa licenziare perché ha osato veramente troppo!!! Si dice che il boss della Nikkatsu fosse realmente andato fuori di cervello dalla rabbia vedendo il film! Fate conto di vedere Kurosawa di Cane randagio che, dopo una nottata di febbre alta e delirio, incontra Jean Luc Godard a far colazione e, ubriacatisi a Pastis, insieme scrivono un noir alla Tarantino ma lo fanno dirigere a Jesus Franco…ecco, più o meno avrete l'idea di cosa vi aspetta vedendo questo lungometraggio. Inutile dire che io lo adoro, anche se non sarei capace di dirvi cosa accade nel film…è tutto esageratamente bello!! Ecco, esagerato è un ottimo modo di definire il cinema di Suzuki. Uno stile incredibile, salti di senso e registro in ogni "sequenza", colonna sonora fatta di spari e japan-beat, corpi femminili esposti e sensualissimi, minacciosi e eroticissimi, visioni incredibilmente allucinate e poi lotta per la sopravvivenza, che è più una lotta disperata per la sopravvivenza del senso della realtà, che non della sopravvivenza della vita stessa. Insomma, ancora un film di cui è abbastanza superfluo parlare, da vedere. 

Killer N° 3 - Branded to kill, 1967
 


E poi, siccome non era contento di essersi fatto licenziare dallo Studio per questa sua radicale espressività visionaria,  il buon Seijun nel 2001, alla veneranda età di 78 anni (!!), ci riprova, questa volta a colori, e fa un seguito-remake di Branded to kill: Pistol Opera. Una meraviglia per gli occhi!! Immaginate le ultime cose spettacolari di Zhang Yimou (intendo Hero e La foresta dei pugnali volanti) ambientate in un contesto metropolitano, con tutti gli elementi "diegetici" funzionali alla composizione cromatica e ritmica dell'immagine…un'orgia di bellezza che gioca nel campo della crime-story!! Che dire? Seijun Suzuki continua a delirare e immaginare visioni fantastiche oltrepassati gli 80 anni alla grande; bisognerebbe, forse, avere il coraggio, ad età molto meno avanzate, di pensare in modo nuovo e visionario a quei calci nel culo dell'inizio di questo sermone!!!
Seijun Suzuki - born in Nihonbashi, Tokyo, 24 maggio 1923 













working class supporter
Dr. SINema

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