domenica 24 aprile 2011

TETSUO - benvenuto cyborg!



Che la pace risorga…
e semmai fosse molesta, basta centrare la testa!

Buongiorno miei cari,
questa settimana sermone di resurrezione (e surf, potrebbero aggiungere i più illuminati!). I meccanismi della democrazia scricchiolano: finale in parità! Fra Gesù (Non si sevizia un paperino) e Barabba (Tetsuo - The iron man) non ho potuto lavarmi le mani e la scelta è stata fatta…MARSHMALLOW MAN…ooohh…scusate, mi sono lasciato andare alle citazioni, dicevo: "the winner is…TETSUO - THE IRON MAN"

Ma prima di parlare del film, non posso esimermi dal pensare alla festività che state celebrando. Una parte di voi adora un salvatore di origine palestinese (che in realtà è uno zombie e vi faccio i miei più sentiti complimenti per la scelta), che circa 1978 anni fa è stato messo a morte per aver diffuso il socialismo e i capelli lunghi nell'Impero Romano…chapeau!! Da questo episodio della vostra storia recente, mi piacerebbe prendere spunto per parlare del rinnovamento e della nuova carne. Inutile dire che voi esseri umani abbiate qualche problemino con i vostri sensi di colpa e il vostro rapporto con il corpo, la sessualità e il potere. Inoltre mi pare siate sempre stati abbastanza ritrosi nell'accettare le novità e le rivoluzioni…però adorate diversi rivoluzionari, specialmente dopo che li avete massacrati, vabbè...dettagli. Insomma, oggi, mentre mangiate i vostri piatti celebrativi che non digerirete fino alla prossima settimana, pensate al futuro, alla possibilità della fusione tra uomo e macchina, materializzate quello che quotidianamente esperite quando accendete il televisore con gli infrarossi, vi spostate su un mezzo meccanico a scoppio, comunicate con uno schermo che parla…siete dei veri e propri cyborg e allora perché continuate ad abitare un corpo biologico?! E' tempo del nuovo essere, della nuova carne, del nuovo sesso, del nuovo potere…apritevi al virus del futuro…fate di voi un essere BIOMECCANICO!!!
Alien in the Brain! - Dr. SINema pay his respect to H. R. Giger


Però, che introduzione?!! Questo è un sermone e il tono deve esser consono, perbacco!!

A parte l'introduzione da apostata...ma non essendo umano me ne curo poco, ora possiamo parlare di Tetsuo, del Cyberpunk, di Shinya Tsukamoto e del nuovo cinema estremo giapponese, ma come potremmo tralasciare H.R. Giger, Alien e tutto il cinema metamorfico di Cronenberg e quello seminal-terrorista di Sogo Ishii??!

Shinya Tsukamoto
Mi scoraggia la quantità di contenuti che apre l'esperienza della visione di Tetsuo di Shinya Tsukamoto. Non a caso uso il termine esperienza, perché Tetsuo non può esser considerato un film "ordinario", ma non perché ha tratti sperimentali inclassificabili e inediti o perché scardina il linguaggio cinematografico in modo radicale, no, Tetsuo è un esperienza perché è un film che ingloba in se visione neo-surrealista, vertigine cinetica, shock acustico, frantumazione/ridefinizione narrativa, claustrofobia fotografica e godimento estetico deviato. In una parola Tetsuo è un eccitante delirio abilmente pilotato! Detto questo, vorrei fare un passo indietro e tornare alla fine degli anni '70, quando cominciava a far capolino l'idea che l'essere umano fosse di fronte ad una mutazione definitiva, dal momento in cui la tecnologia cominciava a diventare domestica e imprescindibile per la vita, prima professionale e poi sociale. Una volta innescato, il processo è autoalimentante e invasivo, tanto che, fin dagli esordi dell'informatica consumer e della meccanizzazione delle comodità, alcuni visionari teorizzarono il nuovo corso del cybernetico-umano, nasce così il cyborg - cybernetyc organism.

H. R. Giger
L'artista svizzero H. R. Giger meglio di tutti riesce a visualizzare il nuovo essere e lo materializza sullo schermo, con la collaborazione del grandissimo maestro Carlo Rambaldi, nel film di Ridley Scott del 1979, ALIEN. Alien segna un punto cardine della fantascienza, grosso modo fino ad allora positivista-imperialista, e sposta l'attenzione dall'universo siderale all'universo mentale-psicologico. Come il genere noir passa, dagli anni '40 dei gangster e del duro tutto d'un pezzo, agli anni '50 della realtà complessa e ambigua del detective bordeline, la fantascienza si concentra, dopo gli anni d'oro '50 e '60, sulle galassie della mente e indaga le conseguenze dell'influenza delle macchine sulle relazioni e sul corpo. Ridley Scott in quegli anni firma due manifesti della nuova sensibilità cyborg: il già citato Alien del 1979 e il monumentale Blade Runner del 1982, mai troppo osannato…un film PERFETTO! Insieme a lui David Cronenberg esplora i meandri della psicosi metropolitana e della malattia che porta il corpo a deformarsi-adattarsi e mutare in un essere nuovo che deve molto alle visioni più spericolate di James G. Ballard e William S. Burroughs (Shivers, Videodrome…). In questo solco si inserisce il giovane cineasta Shinya Tsukamoto che aggiunge una spiccata sensibilità industrial-underground e confeziona la pellicola che, indubbiamente, fissa la nuova estetica del cyberpunk. Un 16mm sgranato-arruginito-incancrenito da a Tetsuo un valore estetico notevole; Tsukamoto è un meticoloso fotografo che dona agli ambienti del film una matericità sconcertante  e iper-realistica: fate caso a come tutte le pareti e le architetture nel film sembrano trasudare ed avere vita organica e quanto il ferro abbia una consistenza mucosa. 
Un'inquadratura a 45° sui titoli di testa di Tetsuo - The iron man
Debitore delle visioni apocalittiche anticipatrici dei suddetti Ballard e Burroughs, Tsukamoto riprende il filo del discorso lasciato qualche anno prima dal regista sperimentale Sogo Ishii (Crazy thunder road, 1980 - Burst city, 1982) e lo porta oltre. La recitazione è ridotta all'osso, i dialoghi praticamente assenti, la narrazione frantumata in stroboscopici stop-motion e psicotiche camere a mano, oppure fisse con angolazioni da far impallidire Orson WellesLa tradizione teatrale giapponese, la danza contemporanea butoh, insieme all'immaginario manga permeano tutta la pellicola e l'effetto è decisamente straniante per chi non ha consuetudine con certi mondi, il che rende Tetsuo ancora più estremo agli occhi occidentali. 
Tre fotogrammi da Tetsuo - The iron man, 1987
La dea col fallo-serpente
L'elemento sessuale è predominante fin dalle prime inquadrature e le fasi fondamentali della mutazione del protagonista nell'uomo d'acciaio sono tutte scandite da incubi e azioni che hanno a che fare con il rapporto di penetrazione (la scena di sesso davanti al presunto cadavere del Fetishist investito per strada, la sodomizzazione sognata da parte della dea col fallo serpente, lo stupro con il pene trasformato in enorme trivella di ferro…), rapporto necessario e violentemente doloroso che fertilizza il nuovo corpo-macchina. 

Ultimo elemento "disturbing", come direbbe il grande Joe Bob Briggs (vero Patty??!), è la colonna sonora scritta da Chu Ishikawa: un vero e proprio martello pneumatico ritmico, chitarre lancinanti, metallo, fonderie e ferrovie, un inno industriale che tanto ricorda gli Einstuerzende Neubauten delle origini (di cui Sogo Ishii ha filmato il video-documentario 1/2 Mensch l'anno prima, nel 1986…sarà un caso?!) e che conclude la tavolozza apocalittica composta dal regista.

Il Fetishist lancia la sfida 
In conclusione Shinya Tsukamoto, col suo metodo meticoloso e sinceramente artigianale ci ricorda che il cinema giapponese è ancora vivo e che, come ha sempre dimostrato da Ozu in poi, è una realtà profondamente complessa e estremamente nutriente!!

Ah…preso dai discorsi quasi dimenticavo: il film è del 1987, dura 67 minuti ed è in bianco e nero, la trama…chi se ne frega?!! Se ne avete la possibilità guardatelo in una stanza assolutamente buia, completamente insonorizzata e con una lampada stroboscopia accesa alla massima frequenza!!! 

"Presto anche il tuo cervello si muterà in metallo. Lascia che ti mostri qualcosa di davvero prossimo a venire...un nuovo mondo"

Mutatis mutandis
Dr. SINema

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