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mercoledì 7 settembre 2011

LIGHTNING OVER RAY... the man called Nick! NICK'S MOVIE - Nicholas Ray blogathon

This is the Dr SINema's entry for Nicholas Ray Blog-A-thon. For international readers: below you'll find a translation of it. Hope everybody get my "english". Enjoy!
Gioventù bruciata, Johnny Guitar, Il re dei re... sfido voi terricoli a confessare chi non ha mai sentito parlare o visto, almeno una volta, uno di questi film? Scommetto che nessuno di voi può fare una confessione del genere. Ebbene, tutte queste pellicole hanno, almeno, due cose in comune: sono, tutte e tre, entrate nell'immaginario collettivo planetario e sono, tutte e tre, dirette da un solo uomo, Nicholas Ray. Nicholas Ray è uno di quei nomi che, nell'universo cinematografico, insieme a pochissimi altri (penso a Orson Welles, Stanley Kubrick, Werner Herzog, Sam Fuller o Sam Peckinpah), suscita rispetto, riverenza, suggestione, un pizzico di mistero e ambiguità, tanto da poter essere tranquillamente definito un "culto". Il culto di Nicholas Ray è ampiamente riconosciuto e vivo tra i suoi colleghi, americani ed europei. Regista nato architetto - ha studiato alla scuola di architettura "learn by doing" di Frank Loyd Wright a Taliesin - Nick Ray è stato uno di quei director che ha lavorato all'interno del sistema dei generi del cinema classico americano e che ne ha destrutturato dall'interno i meccanismi, uno dei primi a potersi fregiare del titolo di auter, come si dice all'europea. Anticipatore della politica degli autori, dunque, e al tempo stesso gallina dalle uova d'oro dell'industria hollywoodiana, Nick Ray ha frequentato tutti i generi, dal noir (La donna del bandito - 1948 I bassifondi di San Francisco - 1949), al western (Jhonny Guitar - 1954), al film di guerra (I diavoli alati - 1951), al dramma (Gioventù bruciata - 1953) con uno stile sempre riconoscibile e, rispetto alle regole dei generi, perturbante.  Probabilmente gli studi di architettura hanno influenzato la sua particolare attenzione all'aspetto formale della costruzione asciutta delle sue inquadrature e la tendenza ad interpretare il cinema come un linguaggio visuale, più che un racconto per immagini, e qui sta la sua dirompente modernità, insieme all'interesse, alla simpatia direi, per  i bad guys, personaggi isolati, balordi, outsider accerchiati dalla retta comunità, anticipando i grandi temi borghesi-rivoluzionari-esistenziali del cinema delle nouvelles vague degli anni '60.

James Dean and Nicholas Ray - Rebel without a cause 1953
La mia personale esperienza con i film di Nicholas Ray è assolutamente canonica, ovvero ho cominciato, per caso, dalla visione del suo film più noto e, forse, più controverso: Gioventù bruciata. Non ricordo quando ho visto per la prima volta l'ultimo film di James Dean, sicuramente da bambino in TV un pomeriggio d'estate, ma ricordo benissimo di averlo rivisto, in tutto lo splendore del Cinemascope, al cinema, pochi anni fa, durante una retrospettiva dedicata a Ray dal Film Forum di New York; di quel giorno ricordo anche la lunga fila di persone che, insieme a me, sfidava il caldo opprimente dell'agosto di Manhattan, in attesa di entrare sul marciapiede di fronte all'ingresso del Film Forum! Nella stessa rassegna ebbi anche la fortuna di vedere Il Temerario (The Lusty men, del 1952 con Robert Mitchum) e La vera storia di Jesse il bandito (The true story of Jesse James, 1957)... Johnny Guitar invece, dopo averne respirato il mito per anni, l'ho visto per la prima volta al cinema, in italiano, un pomeriggio di qualche anno fa, anzi potrei pure dire, in un'altra incarnazione di questa mia vita terrestre!! Ma la mia prima esperienza "matura" con Nick Ray è stata durante gli studi universitari, quando, preparando un esame di video"fucking"arte, mi imbattei in un film straordinario, nel senso di assolutamente fuori dell'ordinario, unico per la sua estrema particolarità: Lightning over water - Nick's movie di Nicholas Ray e Wim Wenders... uno shock meraviglioso!! Ecco, in omaggio a Nicholas Ray e a quello shock giovanile, vorrei regalare alla blogathon il mio ricordo dell'ultimo film di Nick: un film che è insieme un documentario, un testamento, un commiato, un atto d'amore e un'ode all'eternità dell'arte!

giovedì 1 settembre 2011

NICHOLAS RAY BLOG-A-THON at Cinema Viewfinder

Mi dispiace di essermi accorto di questa Blogathon un po' in ritardo, comunque Nick Ray è assolutamente un terrestre degno di omaggio e dunque... partecipate!!
by Tony Dayoub


I'd like to invite anyone and everyone to participate in my third annual Labor Day blogathon, running September 5 - 8. In years past many contributors have made this annual tradition a resounding success, first in 2009 when we celebrated the work of Brian De Palma and last year when we praised David Cronenberg. This year's featured director, Nicholas Ray, would have celebrated his centennial today. First recognized by the auteurists who launched the French New Wave, Ray's body of work is one of the most influential in all of cinema.

In previous Blogathons, I've asked for permission to publish new articles here. But after being overwhelmed with submissions last year, I've decided to do things a little differently. In the interest of running things a little more smoothly, I'll post any links to new or previously published posts on Ray. Send your contributions here, please. I am happy to accept entries from anyone.

Of course, I don't have e-mails for every film writer or blogger. So I'm asking for aid in getting the word out. Even if you choose not to submit a piece, I request that you please help me promote this event at your own respective sites or on Twitter and Facebook.

At top and below are JPEGs to help you market this. If you post one of these JPEGs or contribute a new piece to the Blogathon, please link either of them to this post.

I hope all of you participate in some way.

martedì 2 agosto 2011

THE BIGAMIST, 1953: Ida Lupino blog-a-thon

Welcome to Dr SINema's contribution to The Ida Lupino Blog-A-thon. For international readers: you can find a translation of this post below. Hope everybody gets my "english". Lights out!!

Con immenso piacere mi accingo a scrivere di questo film, per due, anzi, tre buone ragioni. Uno, perchè sono felice di contribuire alla blog-a-ton dedicata a Ida Lupino, come avrei potuto rinunciarvi d'altronde, essendo la signora Lupino uno degli esseri umani che preferisco in assoluto, tanto da essere stato il primo HBOTM di questo blog?! Due, perchè mi consente di parlarvi di un'uscita in DVD molto importante e che sicuramente passerà inosservata, ovvero l'unica regia di miss Lupino pubblicata in Italia fino ad ora; non aggiungo nessun commento, solo un grande chapeau e supporto ai coraggiosi della solita Enjoy Movies!!! Tre, perchè ho avuto l'occasione di rivedere, approfondire e pienamente apprezzare uno dei film più intensi della "diva, pioniera e cineasta", The Bigamistincomprensibilmente uscito in Italia col titolo La grande nebbia!!!
Detto questo cominciamo un po' ad osservare questo strano oggetto: siamo nel 1953, da circa quattro anni Ida Lupino e l'ex marito e sceneggiatore Collier Young hanno fondato la loro casa di produzione indipendente Emerald Productions, dal 1950 ribattezzata The Filmakers; all'epoca Ida Lupino ha già all'attivo cinque regie, tra cui Outrage e The Hitch-hiker, ha divorziato da Young l'anno prima, nel 1952 e lui, nel frattempo, si è risposato con l'attrice Joan Fontaine; prima ed unica volta in cui Ida Lupino dirige se stessa e ultimo film come regista per The Filmakers.

Joan Fontaine - Eve, The Bigamist - 1953
Contravvenendo ad una delle mie regole auree, in questo caso dovrò raccontarvi un po' della trama del film… ma sarò molto breve ed essenziale: Eve (Joan Fontaine) e Harry Graham (Edmond O'Brien) sono sposati da otto anni e vivono a San Francisco, entrambi lavorano nell'azienda produttrice di frigoriferi per cui lui fa il commesso viaggiatore e lei un ottima venditrice. Lei non può avere figli e il business è il suo unico scopo e talento, finchè non prende la decisione di adottarne uno. Lui accetta anche se, al momento della firma dell'atto di adozione, non riesce a nascondere la sua reticenza. Durante l'indagine di rito per concedere l'adozione, l'assistente sociale Mr Jordan scopre che Harry conduce una doppia vita a Los Angeles, città in cui si reca spesso per lavoro. Qui ha un'altra moglie, la cameriera di ristorante cinese Phyllis (Ida Lupino), conosciuta durante una gita sull'autobus del tour delle case dei divi del cinema e che, dopo una sola notte d'amore, le ha dato un figlio. Inesorabilmente colpevole, Harry racconta tutta la sua storia al signor Jones in un lungo flashback che si concluderà con l'ammissione della colpa e la conseguente incriminazione per bigamia. In tribunale, davanti al giudice, Harry ribadirà la sua colpevolezza, ma, invece che chiudersi con la sua inevitabile e prevedibile condanna, il film lascia il finale aperto.
The bigamist è insieme un noir atipico ed un melodramma borghese dai toni dark. Quasi tutta la critica che ho avuto modo di leggere per scrivere questo pezzo è concorde nel ritenere il film un equilibrato mix dei due generi, noir e melò appunto; per definirlo invece vorrei citare un'analisi che mi ha entusiasmato e convinto molto di più: in accordo con la critica losangelina Carrie Rickey, mi sento di dire che The bigamist è un noir a la Lupino, ovvero un noir dove tutti i personaggi hanno vite ordinarie in attesa del Sig. Giustizia (Mr. Right) e che le vicissitudini li porteranno tragicamente a scoprire che il Sig. Giustizia non esiste, in un mondo gretto, dove la durezza e la tristezza della sopravvivenza si accompagna ad un'altrettanto grande disincanto ed una cruda consapevolezza.

mercoledì 6 luglio 2011

Spread the Ida Love: The Ida Lupino Blog-A-Thon!

THIS IS A GREAT EVENT HOSTED BY THE NEW BLOG DEVOTED TO
"DIVA, PIONIERA, CINEASTA" 
MISS IDA LUPINO
CHECK IT OUT AND...
SPREAD THE WORD!!

On the subject of her passing, Ida once said, “If it’s a funeral, I won’t come!” so instead of making a depressing post on August 3, I thought it would be a good idea to celebrate Ida Lupino’s life and contributions to the entertainment industry as she would have wanted.
I’ve been reading film blogs for about a year now, and one of the things I’ve really loved seeing (especially recently) is how everyone in the classic film community comes together to write about a certain subject within the larger topic of old movies, rather it be a certain year for film (the 1939 blogathon that happened a few months ago), a celebrity (the upcoming blogathons for Vivien Leigh & Laurence Olivier and Lucille Ball), or a cause related to classic films (the film preservation blogathon). That being said, though my blog is relatively new, I’ve decided to host a Ida Lupino themed blog-a-thon on August 1 & 2. I think it would be a great way to remember Ida, as well as to “spread the Ida love” and hopefully encourage others to take a look at her films and/or introduce new fans.
All film bloggers are encouraged to contribute something! You can write about Ida’s career as an actress or director in films or television or any aspect of her personal life that you find particularly interesting. Basically, if Ida is your main focus, anything is acceptable. Don’t know what movies Ida starred in and directed? click here to see her complete filmography and if you don’t have any DVDs on hand, here is an updated list of some of Ida’s movies that you can watch online. Also: Feel free to be as creative as you want with your topics.
Posts can be made at your own blog on either August 1st or 2nd, 2011 and if you’d like to participate please leave a comment at this post. Make sure you let me know that you want to participate by July 30th at the latest. It’s fine if you don’t know what you’re going to write about yet; just make sure your post is in by the previously mentioned dates. On August 3, I’ll make a compilation post here of all the entries and if this goes over big I may plan on doing it again. Thanks in advance to everyone who participates!
Here are banners you can use on your own blog to promote blogathon: