venerdì 16 dicembre 2011

Per superare Natale indenni e sopravvivere alle festività!


Tra pochi giorni il vostro pianeta sarà invaso da quelle che comunemente gran parte di voi terricoli chiama festività natalizie. Le strade delle vostre città e le vetrine dei vostri negozi saranno già da settimane addobbate con luci e decorazioni di ogni genere, quasi tutte accomunate dal più sottile e strisciante cattivo gusto che la vostra specie può mettere in campo per questa annuale ricorrenza. Non vi nego che tutta questa atmosfera mista di kitsch, false cerimonie, calore di focolare, ipocriti scambi di doni, corsa all'organizzazione di pranzi pantagruelici, neve, lustrini, lucine colorate tutto sommato ha un suo proprio fascino, anche perchè, bene o male è un momento in cui ci si può fermare un po' ed avere il tempo per dedicarsi anche a cose meno "tradizionali". Guarda caso, in questo periodo di "sospensione della ragione" a livello planetario, il cinema "ufficiale" richiama a se maree di "inconsapevoli spettatori", orde di "analfabeti della pellicola" che affollano le sale per consumare metri di polietilene tereftalato impresso con le più becere commediacce e i più impresentabili action-kolossal-popcorn-love-idiot movies!! Ecco, approfittando di un tale momento di distrazione collettiva, voi terrestri illuminati potrete sicuramente chiudervi nelle vostre quiete cucce a tramare loschi percorsi nell'oscura storia del cinema carbonaro, magari accogliendo nel vostro covo una ristretta accolita di fratelli dell'esoterismo in 35mm. Per questo, mi sento in dovere di consigliarvi alcuni titoli da scovare e, crudelmente, assaporare in questi giorni di forzata "felicità" e "festa"... che il percorso abbia inizio:

John Carpenter - Dark Star, 1974
DARK STAR, di John Carpenter 1974. Ovvero, se Stanley Kubrick avesse fatto un flute di acido prima di girare 2001 A space odyssey. Primo film del maestro Carpenter: esilarante, straccione, irriverente, antimilitarista e, soprattutto, estremamente iconoclasta. Mai un film di fantascienza è stato così marcio e un equipaggio spaziale così volutamente sgangherato. Opera scritta a quattro mani con Dan O'Bannon, che recita anche nella ruolo del protagonista, suo lo zampino nelle sceneggiature di film come Alien, Heavy Metal, Il ritorno dei morti viventi (di cui firma anche la regia), Tuono Blu, Invaders ecc... Non è troppo facile da trovare, fu editato in VHS dalla Pulp Video, ma vi garantisco che il film vale la fatica della ricerca. Ottimo per la notte del 24... una bella stella(cometa) dark!!


THE AZTEC MUMMY, di Rafael Portillo 1957. Beh, con un titolo del genere devo aggiungere qualcosa per convincervi che vedere questo film è un obbligo?!? Pensate ad un mad doctor con strane fisse sull'ipnosi regressiva, alla sua avvenente fidanzata, ovviamente cavia prediletta per i suoi discutibili esperimenti, ad un tesoro millenario, ad una mummia capellona sud americana (!) con la caratteristica di avere il sonno eterno molto leggero e di essere abbastanza permalosa... il tutto dura molto poco, nemmeno 70 minuti di puro furore psichotronico. Assumetelo quando volete, va sempre bene... certo, prepararsi al pranzo di Natale con una visione del genere, renderebbe il "simpatico" convivio molto più esotico! Da poco è disponibile una versione in DVD in italiano in double bill con Il risveglio della mummia.

MACISTE E LA REGINA DI SAMAR, di Giacomo Gentilomo 1964. Conosciuto all'estero come Hercules against the moon men: i titoli stranieri sono sempre molto più accattivanti, ma come mai?!? Allora, la regina Samara del titolo italiano è una bellissima signora che ha dei vizi un po' pericolosi e soprattutto uno staff di consiglieri abbastanza coriacei dediti ai sacrifici umani. Il nostro eroe all'olio d'oliva (Alan Steel per l'occasione) dovrà salvare il popolo oppresso sconfiggendo la crudeltà della perfida regina ed il potere extraterrestre dei suoi collaboratori di roccia lunare. Bello, bello, bello!! Un perfetto "sandalone" per riconciliarsi con i classici: Omero e Virgilio riverniciati da un carrozziere "de' Roma", amalgamati con una besciamella di Salgari e una spruzzatina di Asimov, il tutto frullato in un mixer non risciacquato, dove hanno sedimentato i resti di un trito di cartapesta in Technicolor e Calzature Pompei. Capolavoro adatto ad un Santo Stefano di meritato relax.

INNER SANCTUM, di Lew Landers 1948. Questo film ve lo indico per due motivi soprattutto: il titolo è adattissimo al clima promozional-religioso di questo periodo (in italiano Sancta Sanctorum!) e, secondo, un bel film noir direttamente dalla Poverty Row è sempre un must per ogni cinefilo rivoluzionario che sia degno di questo nome. Basterebbero queste motivazioni per spingervi a lasciare qualsiasi cosa stiate facendo e correre davanti al primo schermo per guardarvi Inner Sanctum, ma il vostro adorabile medico del torbido vuole dirvi di più. Il regista Lew Landers nasce a New York il 2 gennaio del 1901, fino alla fine degli anni '40 dirige un centinaio di lungometraggi per poi passare alla televisione, tra i suoi film The boogey man will get you con Boris Karloff e Peter Lorre, The return of the vampire con Bela Lugosi, The Mask of Dijon con Erich Von Stroheim (!) del 1946... niente male, vero?! Per questo film Landers si avvalse della distribuzione della Film Calssics di Irvin Shapiro, lungimirante distributore di pellicole straniere in america; grazie al suo lavoro gli Stati Uniti conobbero molti film europei (Il gabinetto del Dr Caligari, La corazzata Potemkin, A bout de souffle tra gli altri) e fu il primo a credere in giovani autori come Martin Scorzese, Stanley Kubrick, George A. Romero e Sam Raimi. Che altro aggiungere? Ah, sì... come vi sentireste se aveste assassinato la vostra fidanzata e divideste la stanza dove vivete con l'unico testimone del vostro delitto? Correte a scaricare questo gioiellino su archive.org, poi mi direte se ne è valsa la pena!!

Meet the Feebles, Peter Jackson 1989
Per le feste di Natale c'è un obbligo cinematografico ben preciso, a cui nessuno, nemmeno voi terrestri illuminati, può sottrarsi: il cartone animato o film di animazione!! Ebbene sì, miei cari, è giunto il momento di essere tradizionalisti, per cui mettetevi l'animo in pace e seguite il mio suggerimento per due film di animazione che saranno perfetti per trascorrere una calda serata in famiglia davanti al caminetto, al presepe e all'albero di Natale. Io direi che queste due pellicole sarebbe bene consumarle in sequenza, magari accompagnando la visione con un bel po' di snack e tantissima birra. Dunque, tradizione sì, ma non è detto che film di animazione significhi esclusivamente odioso cartone conservator-fascista alla Walt Disney, no, noi ci dedicheremo a delle cose un po' più "illuminate e illuminanti": Meet the Feebles di Peter Jackson (quando era ancora savio!!) e Fritz the cat, di Ralph Bakshi tratto dal fumetto underground di Robert Crumb.

MEET THE FEEBLES, di Peter Jackson 1989. Chi di voi non ha amato i pupazzi del Muppet Show? Trattasi ovviamente di una domanda retorica, perchè i Muppet (benchè distribuiti dalla Disney!) sono una delle prove che anche sulla vostra arretrata e depressa Terra la speranza di rinascita non è del tutto svanita. Beh, immaginatevi dei simil-Muppet, quei buffi esseri di pezza, che praticano tutte, ma proprio tutte le attività più subdole, malvage, oscene e criminali che il mondo conosca... non è una meraviglia?!? In Meet the Feebles c'è spazio per tutto, eroinomani, gangster, papponi, prostitute, sciacalli, corrotti, insomma un campionario di bella gente trasposto nel mondo dei pupazzi: il risultato è shockante!! Il divertimento è assicurato, non si discute! Purtroppo il film non si trova facilmente, ma con un po' di pazienza si riesce a scovare una copia in DVD in rete a buon prezzo... naturalmente non in italiano!!

FRITZ THE CAT, di Ralph Bakshi 1972. Primo cartone animato ad essere vietato ai minori e, come recita orgogliosa la tagline, "We're not X rated for nothin', baby!". Film pionieristico e dirompente per diversi motivi, primo fra tutti perchè questi felini dai tratti antropomorfi hanno tutti i vizi della società americana della fine degli anni '60, e non ne fanno mistero, al contrario della suddetta società. Si sa, agli americani non ha mai fatto piacere che si scoprissero gli altarini che stanno dietro la facciata scintillante, specialmente se a farlo sono persone fuori dal controllo dell'establishment, addirittura provenienti dal pernicioso mondo underground. Invece, Fritz the Cat, a monte del costo di produzione di 850,000 dollari, incasserà ben oltre cento milioni di dollori in tutto il mondo... un'ottima ragione per apprezzarlo in fondo! Il film, tratto dai fumetti di Robert Crumb, è rivolulzionario anche per lo stile dei disegni, in un certo senso impressionista, caratteristica che al tempo dell'uscita creo un po' di sconcerto negli spettatori (sembravano disegni "sprecisi"!). Il film uscì anche in Italia, ma naturalmente, fu devastato da un doppiaggio insensato e dall'adattamento dei testi dei brani musicali alle vicende di casa nostra... esiste anche una versione in VHS, ma vi sconsiglio di cercarla. Invece da recuperare assolutamente la versione originale, edita in DVD un po' ovunque nel mondo!

MANIAC, di William Lustig 1980. Infine mi sento di consigliarvi senza riserve un film che è un ottimo antidoto per il buonismo infestante di queste settimane. Una pellicola cattiva, allucinata e fredda, senza se e senza ma, adatta al clima Natalizio come un eschimese è adatto al caldo jamaicano!
Di Maniac di Lustig ho parlato ampiamente nel post precedente, quindi per saperne di più di questo film vi invito a leggerlo, cliccando qui.

Adesso voglio darvi delle indicazioni appositamente pensate per la giornata del Santo Natale. Il menù che vado ad elencarvi è adatto per una maratona cinematografica per terrestri illuminati di livello superiore e certificato, da organizzarsi in casa di un prescelto all'ombra dell'albero di Natale e del presepio. Io direi di cominciare nel primo pomeriggio, con la pancia piena e quel senso di ebrezza dovuto alle bottiglie di vino e spumante bevute durante il pranzo infinito. Bene, io vi consiglio di spararvi una copia di SILENT NIGHT, BLOODY NIGHT, film del 1974 di Theodore Gershuny: horror psicologico a bassissimo budget che annovera tra i suoi realizzatori il mitico Lloyd Kaufmann (papà della Troma Movies) in qualità di produttore associato e John Carradine in un ruolo comprimario. Il film si può scaricare gatuitamente e legalmente sul sito www.archive.org.

A seguire suggerirei di rimanere in territorio, proponendovi come secondo film, I GREMLINS! Sì, avete capito bene, I Gremlins il giorno di Natale è obbligatorio!!
Santa Claus conquers the Martians, 1964
Non credo che la pellicola necessiti di alcuna introduzione... diretto da Joe Dante, scritto da Chris Columbus e prodotto da Spielberg, come poteva passare inosservato?!? Dopo l'orgia di The Gremlins, è giunto il momento di rifarsi la bocca con una piccola gemma comica sci-fi low budget: SANTA CLAUS CONQUERS THE MARTIANS! (scaricabile sempre da archive.org) Perfetto per far addormentare l'anziana nonna con l'immagine rassicurante e riconoscibile di Babbo Natale, abbastanza incoerente e strampalato per scoraggiare i nipotini schiamazzanti e convincerli a cercar altro nella cameretta dei giochi, sicuramente molto divertente e sufficientemente assurdo per condurvi alla visione dell'ultimo film, quello della notte fonda, il carico da undici!

SILENT NIGHT, DEADLY NIGHT, di Charles E. Seller Jr. 1984. In realtà prima di vedere questo Xmas Slasher sarebbe bene documentarsi sulle sue origini, infatti il film di Seller Jr. è una specie di tributo a Black Christmas (Un Natale rosso sangue in Italia... ma dico, vi rendete conto?!?) di dieci anni prima. Ammesso che tutti abbiate visto il capostipite, vi invito a immergervi nella visione di questo onesto, sano e nutriente "nonneresterànemmenounovivo" movie! Gli elementi ci sono tutti, un trauma infantile, un rancore covato per anni, un costume di scena e soprattutto una gran bella double axe, ovvero una affidabilissima ascia bipenne, arma eccellente e di grande effetto visivo, la mia preferita in assoluto. Insomma, prendetevi una bella scorta di salatini, una riserva adeguata di birra e lasciatevi trasportare da Bill nella sua homicidial rampage; il divertimento è assicurato, almeno come è assicurato che una testa si apre come un cocomero sotto il fendente della sua scure! A differenza dell'originale, a dieci anni di distanza, la componente erotico-sessuale è decisamente più marcata e questo sancisce una caratteristica fino ad ora taciuta dallo slasher, il sacrosanto dogma "chi fornica muore" dello slasher classico adesso diventa esplicito ed insieme alle viscere si espongono anche un po' di seni e natiche... i teen-ager si stanno facendo più esigenti, ed il mercato è pronto a soddisfarli!

Adesso, un ultimo regalo... visto che siamo in tema:




A tutti i terrestri illuminati...
AUGURI!!!

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