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venerdì 30 settembre 2011

Mistery Combo: The thirteenth guest + A shriek in the night

Repubblic Pictures - Hollywood
Quest'estate è lunga e noiosa. Uso il presente indicativo perchè, quest'estate lunga e noiosa, sembra non voler cedere il passo ad un autunno più fresco e soprattutto più scuro!! Bene, per sopperire ai pomeriggi torridi e illuminati, dal sole più che dalla luce interiore, mi sono procurato una bella quantità di libri di storia "sotterranea" del vostro cinema. Da un po' di tempo a questa parte mi sono appassionato alle vicende delle case di produzione e distribuzione indipendenti della Poverty Row di Hollywood. Beh, approfondendo la conoscenza delle produzioni di quell'origine, tutte grosso modo circoscritte ai decenni '30 e '40 del '900, ho trovato una miniera di pellicole preziosissime; piccole gemme di inestimabile valore. Studios indipendenti opposti alle grandi major, confinati a produzioni di serie B (ovvero il film piccolo che accompagna il leader nei "double feature") e a budget ridicoli, animati spesso dal solo interesse per facili riscontri di botteghino, ma capaci, nonostante tutto, di realizzare quei film che, unici, restituiscono il feeling di un'epoca ormai inesorabilmente tramontata. Lo so, rischio di diventare patetico quando ripenso a quegli anni e a come le cose sarebbero potute andare diversamente... d'altra parte, illuminarvi sui lati oscuri e negletti della vostra storia è la mia missione.

Monogram Pictures - Hollywood
Tornando a noi, anzi agli studios sulla Poverty Row, nomi come Repubblic Pictures, Monogram, Allied Pictures, Producers Releasing Corporation, per citare i più noti, sono marchi che hanno fondato un artigianato del cinema, segnando e indirizzando, più di quanto non si creda, l'immaginario di intere generazioni di spettatori, compreso quello dei produttori major - si pensi agli onnipresenti RKO e Universal, che, da questi veri e propri vivai, pescavano a piene mani talenti ed idee . Senza contare poi l'importanza che questi studios hanno avuto nella nascita e sviluppo delle serie, che dalla fine degli anni '30, cominciarono ad imporsi, salvando, in un certo modo, il destino di molti major studios dalla concorrenza devastante della tv negli anni '50, indicando una strada per convertire le produzioni. Il metodo produttivo tipico del B-movie si adattò perfettamente alle realizzazione per la tv: girare velocemente, attori alle prime armi, sceneggiature canovaccio pronte da adattare a generi diversi, con costi ridotti all'osso.