BERNARD VORHAUS, avant-garde caress
Tha Amazing Mr X aka The Spiritualist, Bernard Vorhaus 1948 |
L'incontro con il regista Bernard Vorhaus è stato fortuito e folgorante, una specie di "scoperta del tesoro nascosto". Beh, ripensandoci adesso e considerata a posteriori l'importanza del personaggio, non credo che il mio incontro con lui sia stato poi così fortuito. Come ricorderete, di lui abbiamo già parlato nella recensione di un piccolo film inglese, una delle prime interpretazioni di una giovanissima Ida Lupino e, come ricorderete, promisi di approfondire la conoscenza di questo regista, dallo stile originalissimo e coraggioso. Bene, siccome sul mio pianeta le promesse, una volta fatte, cerchiamo sempre di mantenerle, eccomi qua: ho scavato mezzo mondo per trovare materiali, mi sono preparato, ho studiato, ho visionato gran parte dei suoi film (quelli rintracciabili sulla vostra terra almeno) e adesso sono pronto per raccontarvi di questo signore che, non tradendo le aspettative, si è rivelato essere degno di diventare il prossimo HBOTM!!
Dalla quarta di copertina della sua autobiografia - che sarà la principale fonte delle notizie che vi racconterò di seguito - "Saved from oblivion", pubblicata nella Filmakers Series dalla Scarecrow Press Inc. , leggo che "Bernard Vorhaus entra nell'industria cinematografica come sceneggiatore per Harry Cohn alla Columbia nel 1925 e nel 1930 diventa regista di "quota quickies" (poi vi dirò cosa sono, ndr) in Inghilterra. Là dirige tredici film, notevoli per stile, tecnica di ripresa e attento utilizzo delle ristrettissime risorse (leggi soldi, ndr!). "I film stessi chiedono a voce alta di ricevere attenzione e riconoscimento" scriverà un critico di Sight and Sound. Nel 1938, Vorhaus ritorna in america, con un contratto per la Republic Pictures (uno dei maggiori studios della Poverty Row, ndr) per la quale dirigerà altri dieci titoli. Le stelle per queste produzioni americane saranno Bobby Bren, Jean Hesholt (nel ruolo del Dr. Christian), John Wayne e Vera Ruba. La carriera cinemtaografica di Vorhaus sarà stroncata all'inizio degli anni '50 quando entrerà nella blacklist a causa del suo coinvolgimento con la Anti-Nazi League, la League of American Writers e altre associazioni di sinistra." Beh, che vi dicevo?! Credo fermamente che Mr Vorhaus meriti di essere salvato dall'oblio!! Durante la sua carriera ha avuto la lungimiranza di scoprire talenti come Ida Lupino, Geraldine Fitzgerald, Anne Jackson e Margareth Rutherford, di lavorare con un giovanissimo John Waine, ha avuto il merito di portare il grande fotografo-operatore John Alton alla Republic Pictures e di aver fatto lavorare per primo, come montatore, il regista premio Oscar David Lean, oltre che aver lavorato come documentarista e regista di film di propaganda per l'esercito durante la WWII, dove incontrerà un giovane Ronald Reagan a cui affiderà una parte nel training film "Recognition of the Japanese Zero Fighter" (mi viene il dubbio che sia sua anche la regia di The Fight for the Sky con il commento fuori campo di Ronnie, ma è solo una sensazione, perchè non ho trovato riscontri). Detto questo, prima di iniziare a raccontarvi un po' della sua vita, mi piace mostrarvi una cosa, che ho trovato scavando alla ricerca di sue notizie... guardate un po' come lo ha ricordato (almeno qualcuno se n'è ricordato...) il Corriere della Sera dando la notizia della sua morte nel 2000??!
Magari nella sua autobiografia ha evitato, comprensibilmente, di ricordare il fatto di essere stato "l'autore dei film di Reagan", comunque a me non risulta... mah?!! Magie della stampa italiana!!!
Dalla quarta di copertina della sua autobiografia - che sarà la principale fonte delle notizie che vi racconterò di seguito - "Saved from oblivion", pubblicata nella Filmakers Series dalla Scarecrow Press Inc. , leggo che "Bernard Vorhaus entra nell'industria cinematografica come sceneggiatore per Harry Cohn alla Columbia nel 1925 e nel 1930 diventa regista di "quota quickies" (poi vi dirò cosa sono, ndr) in Inghilterra. Là dirige tredici film, notevoli per stile, tecnica di ripresa e attento utilizzo delle ristrettissime risorse (leggi soldi, ndr!). "I film stessi chiedono a voce alta di ricevere attenzione e riconoscimento" scriverà un critico di Sight and Sound. Nel 1938, Vorhaus ritorna in america, con un contratto per la Republic Pictures (uno dei maggiori studios della Poverty Row, ndr) per la quale dirigerà altri dieci titoli. Le stelle per queste produzioni americane saranno Bobby Bren, Jean Hesholt (nel ruolo del Dr. Christian), John Wayne e Vera Ruba. La carriera cinemtaografica di Vorhaus sarà stroncata all'inizio degli anni '50 quando entrerà nella blacklist a causa del suo coinvolgimento con la Anti-Nazi League, la League of American Writers e altre associazioni di sinistra." Beh, che vi dicevo?! Credo fermamente che Mr Vorhaus meriti di essere salvato dall'oblio!! Durante la sua carriera ha avuto la lungimiranza di scoprire talenti come Ida Lupino, Geraldine Fitzgerald, Anne Jackson e Margareth Rutherford, di lavorare con un giovanissimo John Waine, ha avuto il merito di portare il grande fotografo-operatore John Alton alla Republic Pictures e di aver fatto lavorare per primo, come montatore, il regista premio Oscar David Lean, oltre che aver lavorato come documentarista e regista di film di propaganda per l'esercito durante la WWII, dove incontrerà un giovane Ronald Reagan a cui affiderà una parte nel training film "Recognition of the Japanese Zero Fighter" (mi viene il dubbio che sia sua anche la regia di The Fight for the Sky con il commento fuori campo di Ronnie, ma è solo una sensazione, perchè non ho trovato riscontri). Detto questo, prima di iniziare a raccontarvi un po' della sua vita, mi piace mostrarvi una cosa, che ho trovato scavando alla ricerca di sue notizie... guardate un po' come lo ha ricordato (almeno qualcuno se n'è ricordato...) il Corriere della Sera dando la notizia della sua morte nel 2000??!
Corriere della Sera 5 dicembre 2000* |
Magari nella sua autobiografia ha evitato, comprensibilmente, di ricordare il fatto di essere stato "l'autore dei film di Reagan", comunque a me non risulta... mah?!! Magie della stampa italiana!!!